Il Papa rientra dall'Iraq: "Onorato da incontro Al Sistani"

Termina la visita di Papa Francesco in Iraq. E sul volo di ritorno, alla fine del 33esimo viaggio apostolico del Pontefice, il Santo Padre parla dello storico incontro con il grande ayatollah Al Sistani, "uomo umile e saggio", "una luce".

"Io credo che sia stato un messaggio universale - ha detto il Papa -. Ho sentito il dovere di fare questo pellegrinaggio di fede e di penitenza e di andare a trovare un grande, un saggio, un uomo di Dio: soltanto ascoltandolo si percepisce questo. Parlando di messaggi, direi che è un messaggio per tutti e lui è una persona che ha quella saggezza e anche la prudenza. Mi diceva: ‘Io da 10 anni non ricevo gente che viene a visitarmi con altri scopi politici e culturali… soltanto religiosi'. E lui è stato molto rispettoso, molto rispettoso nell’incontro. Io mi sono sentito onorato. Anche al momento del saluto, lui mai si alza… si è alzato per salutarmi, per due volte, un uomo umile e saggio, a me ha fatto bene all’anima questo incontro".

"E' una luce e questi saggi - ha detto ancora Bergoglio - sono dappertutto perché la saggezza di Dio è stata sparsa in tutto il mondo. Succede lo stesso con i santi che non sono solo coloro che sono sugli altari. Succede tutti i giorni, quelli che io chiamo i santi della porta accanto, uomini e donne che vivono la loro fede, qualsiasi sia, con coerenza. Quelli che vivono i valori umani con coerenza, la fratellanza con coerenza. Credo che dovremmo scoprire questa gente, metterla in evidenza, perché ci sono tanti esempi".

"Quando ci sono scandali anche nella Chiesa, tanti, questo non aiuta; ma facciamo vedere la gente che cerca la strada della fratellanza, i santi della porta accanto, e troveremo sicuramente gente della nostra famiglia, qualche nonno, qualche nonna" ha sottolineato il Papa in un passaggio della conferenza stampa sul volo. "Ci sono alcune critiche: che il Papa non è coraggioso, che è un incosciente, che sta facendo passi contro la dottrina, ad un passo dall’eresia; ma queste decisioni si prendono sempre in preghiera, in dialogo chiedendo Consiglio. Non sono un capriccio e sono anche la linea che Il Concilio ci ha insegnato" ha detto Bergoglio.

"Non so quanti viaggi si faranno" ha detto ancora il Papa. "Solo vi confesso che in questo viaggio mi sono stancato molto di più che negli altri. Gli 84 anni non vengono soli, questa è una conseguenza".

Intanto il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi parla di "consenso nazionale" e fa appello al "dialogo nazionale" per il bene dell'Iraq dopo la visita di Papa Francesco, il cui "messaggio è arrivato al mondo intero", e dopo l'incontro del Pontefice con il grande ayatollah Ali Al-Sistani. In una serie di tweet, il premier sottolinea come la visita del Pontefice sia stata un momento "luminoso che incarna l'essenza del nostro popolo", che "crede nei valori di giustizia e pace".

"Il messaggio di Sua Santità ha raggiunto il mondo intero dopo il suo viaggio con un cuore pieno di speranza attraverso le città dell'Iraq" sottolinea il premier, secondo il quale il Paese "ha l'opportunità reale di ripristinare il suo ruolo storico nella regione e nel mondo nonostante gli ostacoli e le sfide". In questo senso, al-Kadhimi chiede un "dialogo nazionale" come strada per "realizzare le aspirazioni del popolo" e invita tutte le forze politiche e gli altri attori a un "dialogo responsabile", chiedendo "pazienza e unità" ai giovani.